Niente ci è dovuto

di | 14 Novembre 2017

Niente ci è dovuto.

Pensare che qualcosa ci sia dovuto è solo un alibi.
E’ follia.

Ogni giorno dobbiamo cercare di meritaci quello che abbiamo.

Dobbiamo lottare per realizzare i nostri sogni.

Quando non riusciamo a realizzarli è perché stiamo sbagliando modo, oppure facciamo poco o nulla.

Tutto ciò che desideriamo esiste, probabilmente se non lo abbiamo ottenuto ci troviamo nel posto sbagliato, non ci resta che metterci in cammino tenendo ben presente la regola del cambiamento, che incombe su le nostre vite.

La stessa coltura nel medesimo terreno anno dopo anno 
dà raccolti sempre più miseri.

Abbiamo allora due diverse opportunità se vogliamo vivere in una situazione di ‘abbondanza’:

  • o cambiamo coltivazione 
  • o cambiamo terreno.


A noi la scelta.

Il cambiamento è ricchezza e avventura.

I segnali di deterioramento delle situazioni sono sempre visibili, siamo noi ad ignorarli.

La paura, la pigrizia, l’arroganza di pensare che saremo dispensati dal normale corso della vita quasi fossimo degli eletti ci rendono ciechi e sordi.

Ma non è così.

E’ una strada senza uscita.

Ognuno di noi ha la possibilità, secondo le proprie caratteristiche-attitudini, di costruirsi un percorso il più affine possibile al proprio sentire.

Ritagliarsi una situazione che si ama, in cui si crede, che ci piace, aiuta molto.

La strada sarà tortuosa, erta, ogni tanto ci perderemo,
ci scoraggeremo, sbaglieremo direzione.

Fa parte del gioco.

La strada più semplice, meno faticosa, in genere porta poco lontano.

Sarà il nostro atteggiamento a dover essere semplice,
franco da tutte quelle congetture, da quelle paure, da quelle iperboli mentali che ci atterriscono rendendo le nostre azioni faticose e lente spesso portandoci a vere e proprie paralisi.

Ci alleneremo a superare gli ostacoli, così come ci si allena a leggere e si leggono sempre più libri, a correre e si fanno sempre più chilometri, a pensare e si diventa sempre più profondi.

Sono le nostre azioni che plasmano la nostra vita, perlomeno quella parte che è di nostra competenza.

Quella che dipende da noi.

La cosa più importante è sapere cosa vogliamo veramente.

Magari non avendo chiaro come arrivarci, gireremo a vuoto un bel po’ di volte, ma conoscendo bene qual’è il nostro traguardo avremo uno stimolo a raggiungerlo, saremo portati a canalizzare nel nostro progetto tutte le nostre risorse, e potremo valutare se le nostre azioni ci avvicinano o ci allontanano dal nostro obiettivo.

Saremo così in grado di realizzare un circolo virtuoso
capace migliorarci come esseri umani, di aiutarci a realizzare i nostri sogni dando più sapore alla nostra vita.


Questa “poesia”, che così mi piace definire, è stata scritta da Filippo, un nostro lettore. Il suo profilo Facebook è pieno di queste “poesie”, quindi ti lascio il link al suo profilo: https://www.facebook.com/profile.php?id=100010676703104


Detto questo, voglio soffermarmi sulla prima frase: 
Niente ci è dovuto.”

E’ un affermazione che può sembrare banale e scontata, ma lo è meno di quanto pensi.

Quante volte hai sentito dire che il lavoro è un diritto e lo stato se ne deve occupare. Molte… E’ il quarto articolo della costituzione:

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. 

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
– Art.4 della Costituzione Italiana.

Accettare il fatto che questo ci è dovuto, come scrive Filippo, ci fornisce un alibi.

E qui viene il punto chiave di questa pillola!

Prova ad entrare nell’ottica che “nulla ti è dovuto”.

Se nulla ti è dovuto, la tua condizione attuale è solo la conseguenza delle tue azioni!

Non hai un lavoro? E’ colpa tua!

Guadagni poco? E’ colpa tua!

Qualunque sia la tua situazione attuale, è solamente il risultato di quello che hai fatto!

E se vuoi cambiare la cose devi prendere in mano la tua vita!

Riflettici attentamente. E’ un concetto essenziale per il tuo futuro! (e anche per il tuo presente)

A domani

P.s. Si sente molto parlare di PENSIONI. Si dice che chi guadagna oggi 1500 euro al mese andrà in pensione con soli 250 euro mensili, ma che in pochi lo sanno.

Non so se questo sia vero o meno, non mi interessa, io parto dal presupposto che “nulla mi è dovuto” e farò in modo di raggiungere l’età della pensione ben “coperto”. 

Non ho intenzione di affidare il mio futuro ad altri, la mia vita dipende da me e agirò di conseguenza!

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