Quanto vale la tua parola?

di | 26 Settembre 2017

Quanto vale la tua parola?


Ti capita mai accordarti per una cena con gli amici, ma poi, all’ultimo minuto di non avere più voglia di uscire?


Se sei molto giovane forse no (a quell’età si hanno energie da vendere), ma superati i 30 probabilmente inizierà a succedere anche a te 🙂


E come ti comporti in questi casi?


Si potrebbero dividere le persone in due categorie:

  1. Quelle che mantengono gli impegni presi.
  2. Quelle che non lo fanno.


Non esistono vie di mezzo.

 Pensa ai tuoi amici, sono sicuro che ne conoscerai alcuni poco affidabili, i classici “bidonari”, e altri che se l’appuntamento era alle 9, cascasse il mondo, alle 9 sono lì.


Harv Eker è solito usare questa affermazione: “quello che fai nelle piccole cose, si riflette nelle grandi cose“.


E’ incredibile quanto questa affermazione sia vera!


Quello che fai nelle piccole cose si riflette nelle grandi cose.


Una persona ritardataria, sarà tendenzialmente in ritardo sia per impegni di poco conto che per quelli più grossi (escludiamo ovviamente casi eccezionali).


Una persona disordinata lo sarà sia in casa che sul lavoro, dal tenere in disordine sia la scrivania che la casa.


Una persona che tende a focalizzarsi sui problemi, lo farà in qualsiasi ambito. Prima di iniziare un progetto analizzerà tutti i problemi a cui si andrà incontro, sembra voler ostruire qualunque iniziativa, e abbandonerà il progetto alla prima difficoltà.


Allo stesso modo, rispettare la parola data anche per le cose più insignificanti, ti porterà a rispettarla ancora di più per quelle più importanti.


Torniamo ai sabati sera di cui parlavo sopra…


Come ti comporti in queste situazioni? È ora di uscire ma sei appena uscito dalla doccia, sei stanco, e non ne hai nessuna voglia…


Non so te, ma io, se ho detto che sarei stato presente, cascasse il mondo, sarò presente. Deve succedere davvero un imprevisto davvero irrimediabile perché non mantenga la parola data, non importa quanto sia frivola la questione.


E’ solo una cena, che facciamo spesso e si ripeterà, quindi niente di imperdibile, ma se ho detto a qualcuno che ci sarei stato non importa quanto sia banale l’impegno, non voglio rimangiarmi la parola.


Al contrario, se ho per esempio detto, “dovrei esserci ma non assicuro”, non mi sento quella pressione e potrei mancare (ma avviso molto in anticipo).


Il lato positivo di questa cosa, è che ovviamente ho lo stesso fervore anche per impegni più importanti, sia personali che di lavoro.


Chi mi conosce sa che quando do la mia parola, è quella, molto molto molto raramente mi succedono imprevisti, mentre per altri sembrano essere all’ordine del giorno.


Purtroppo mi rendo conto che non tutti sono come me… molti, anche in ambito lavorativo, sono come  quegli amici che alle 20.55 (appuntamento al ristorante a un’ora da casa alle 21) ti chiamano per dirti non riescono a venire.


Sarebbero dovuti partire da un’ora, ma ti avvisano a 5 minuti dall’appuntamento che non verranno.


Che credibilità possono avere questo tipo di persone? 


Sai che non ti puoi fidare.. è brutto da dire, ma è così. Sicuramente non sono persone con cui ti metteresti in affari, e probabilmente non gli affideresti neppure un semplice lavoro.


Senti questa… non sono l’unico a cui è successa un’esperienza simile, ma questa mi è successa personalmente… ho ristrutturato casa un paio di anni fa…


Ringhiere.. 2 mesi di ritardo..


Idraulico.. prima mancano i pezzi, poi deve finire un altro lavoro urgente che aveva iniziato nell’attesa dei pezzi… poi mi fa un lavoro di fretta cercando di recuperare qualche giorno creando altri problemi..


Al falegname arriva un lavoro urgentissimo che non può rifiutare (deve fare una quindicina di camere per un hotel, mentre io sono solo un privato).. quindi divento l’ultima ruota del carro… un mese di ritardo..


Tavolo… un bellissimo pezzo visto al salone del mobile, in produzione da settembre e consegna garantita (a voce) ad ottobre.. arrivato a febbraio.. causa troppi ordini… consegna garantita… chissà cosa significa…


Questo purtroppo è lo standard con cui ci dobbiamo confrontare in Italia quotidianamente.


Se vuoi migliorare il tuo rapporto con gli altri, sia in ambito familiare che professionale, mantieni la parola data!


Sul lavoro avrai un vantaggio competitivo davvero notevole, e sarai una persona su cui gli altri sanno di poter contare, ed è una qualità essenziale per avere successo.


La fiducia oggi è un bene prezioso, che si guadagna con molta difficoltà ma si perde ad una velocità incredibile, ed è giusto che sia così!


Quindi ti chiedo ancora: tu che tipo sei? Uno che rispetta SEMPRE la parola data, o uno che cambia idea in base a cosa gli è più comodo?


E ricorda: “Quello che fai nelle piccole cose si riflette nelle grandi cose!”


A domani!


P.s. voglio farti un esempio, in una delle prime pillole ti ho scritto che avrei cercato di mandarti una pillola al giorno, ma che non lo assicuravo :)L’ho fatto perché se non lo avessi precisato, avrei fatto notti in bianco per scriverne una al giorno, e non mi sento pronto per prendere un impegno così importante!


E’ per questo che qualche giorno salto la pillolina (ma rimango comunque sereno :D)

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