Stai diventando famoso? (tu o la tua azienda)

di | 14 Aprile 2018

Ogni anno a luglio viene giocato l’evento principale delle World Series of Poker, i campionati mondiali di poker.

È “IL TORNEO“, un torneo che attira amatori e professionisti da tutto il mondo, dal costo di iscrizione di 10.200$, seguito da reti televisive, giornali e blog di tutto il mondo.

Nota per chi non conosce l’argomento: si accede pagando una quota di iscrizione e tutti ricevono lo stesso numero di gettoni. Finiti quelli si è eliminati.

Per sette giorni migliaia di iscritti si danno battaglia fino a che, eliminazione dopo eliminazione, ne restano solo 9.

I “November Nine”, i 9 superstiti che a novembre si rincontreranno per partecipare alla finale.

Il torneo va quindi in pausa per tre mesi abbondanti, in attesa del “tavolo finale”.

E qui succede qualcosa di interessante.

I nove finalisti, solitamente professionisti, alcuni famosi altri meno, e qualche fortunato appassionato, ricevono un’attenzione mediatica incredibile.

Riviste, blog, siti internet e reti televisive di tutto il mondo che trattano questa nicchia parlano di questi giocatori.

Ricevono interviste, viene raccontato il loro passato, la loro storia. Cosa li ha portati a partecipare a quel torneo, le difficoltà che hanno dovuto superare nella vita, le mani (di poker) significative che hanno giocato nei sette giorni di torneo… di tutto di più.

E in questa fase, scatta la gara degli sponsor per accaparrarsi più giocatori possibili, o quelli ritenuti favoriti.

Solo per indossare una patch durante il tavolo finale, cioè un’etichetta con un logo sulla maglietta, gli sponsor sono disposti a spendere 100.000$.

Praticamente se ti iscrivi a questo torneo e sei molto molto molto molto (il “molto” dovrebbe essere ripetuto “molto” di più) fortunato, arrivi tra gli ultimi 9, e uno sponsor qualunque ti offre 100.000 dollari per indossare la sua maglietta

Il giorno prima non eri nessuno, ora ti piovono richieste da tutte le parti, ti offrono cifre spropositate per indossare una maglia, un cappellino o un paio di occhiali…

E questo succede ogni anno… gli sponsor sono disposti a pagare così tanto perché a novembre, quando ci sarà il tavolo finale, il loro logo sarà mostrato in diretta TV in tutto il mondo, compariranno foto su riviste, giornali, blog e qualunque canale di informazione che tratti il poker.

Se hanno la fortuna di sponsorizzare il vincitore, hanno fatto bingo! (Ti ho già parlato del principio di influenza)

Ti chiederai perché ti ho raccontato questo aneddoto.

Una parte del lavoro dell’imprenditore consiste nel rendere la sua azienda (o lui stesso) come il giocatore di poker che è tra i “November Nine”, uno dei finalisti, cioè super richiesta.

Quando avvi un’attività, sei come il giocatore di poker sconosciuto, a nessuno interessa… Ma se arrivi al tavolo finale, le carte in gioco cambiano.

Tutti vogliono te.

Questo è quello a cui dovresti ambire!

Tutti dovrebbero volere te, la tua azienda, o un prodotto della tua azienda.

Quando raggiungi questa condizione ti sposti su un nuovo livello. Tutti i vecchi problemi non esistono più.

Saranno i clienti a cercarti e saranno disposti a pagare di più.

Perché le persone spendono migliaia di euro per una borsa di Hermes? Al mercato trovi borse a 5 euro.

O centinaia di migliaia di euro per una Ferrari?Quando un’auto cinese ti costa un ventesimo.

O un Don Pérignon da 200 euro quando ci sono champagne da 20 euro?

Ti rispondo io: perché vogliono quel prodotto specifico. Il prezzo non è più un problema (o quasi), le persone voglio quell’esatto prodotto, punto.

Tutto qui 🙂

Per oggi è tutto!

Pensa a quali azioni potresti fare per diventare come quel giocatore di poker, passando dall’esser nessuno all’essere il più richiesto!

Non è assolutamente semplice, tutt’altro… ma da qualche parte bisogna iniziare!

Renditi unico e fai in modo di essere “desiderato” e il successo sarà ad un passo (o forse lo avrai già raggiunto)!

A domani

P.s. Da un paio di anno non esistono più i “November Nine”, il torneo viene concluso velocemente dopo qualche giorno di pausa, ma la sostanza non cambia.

Gli sponsor iniziano a “comprare” i giocatori non ancora eliminati con qualche giorno in anticipo, durante il quarto/quinto giorno di torneo.

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