One Minute Manager: recensione libro

di | 2 Ottobre 2017

One Minute Manager è un libro di pure formazione manageriale (e non solo), definirlo un libro di business sarebbe riduttivo e offensivo nei confronti dell’autore. È un libro semplice, ma pratico e di immediata comprensione che si può leggere in un paio d’ore.

Gli autori Ken Blanchard e Spencer Johnson descrivono la storia di un giovane manager che era alla cerca di un manager coi controfiocchi per trovare un mentore.

Ebbe l’occasione di parlare con un gran numero di professionisti:

  • manager super duri ammirati dalle aziende ma odiati dai dipendenti;
  • altri simpatici, comprensivi e democratici ammirati dai dipendenti ma snobbati dalle aziende;
  • molto pochi in grado di essere amati sia dalle aziende che dai dipendenti.

Poi sentì parlare di un manager in particolare, il "manager da un minuto" che lavorava in una città nelle sue vicinanze.

Di lui si raccontava che era amato dai dipendenti e che raggiungeva risultati fuori dal comune. Quando prese appuntamento scoprì, a differenza degli altri che avevano agende super impegnate, che sarebbe stato disponibile tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 9 alle 11, in quanto a quell'ora si sarebbe tenuta la classica riunione settimanale aziendale.

Quando entrò per la prima volta nell'ufficio del manager, notò che era in particolarmente in ordine, vuoto di carte e che il bravissimo manager stava contemplando il paesaggio alla finestra.

Ma nonostante le apparenze, qui scoprì le vere qualità di questo manager, che gli spiegò i 3 pilastri dell'One Minute Manager.

1. Gli obiettivi in un minuto del One Minute Manager

La gente soddisfatta di sé produce buoni risultati: meglio il personale lavora meglio cresce la squadra.

Durante la riunione settimanale l'One Minute Manager ascolta i dipendenti che raccontano il loro andamento settimanale, soffermandosi su quello che non ha funzionato; in seguito tutti insieme elaborano il piano strategico per la settimana successiva affinché si possano correggere gli errori precedenti.

È una politica strategica bilanciata, orientata in parte al personale e in parte ai risultati in modo tale da raggiungere sia l’efficacia sia l’efficienza dell’organizzazione aziendale; questo perché si possono raggiungere risultati solo attraverso i lavoratori.

La qualità dell’One Minute Manager è quella di far ottenere grossi risultati alle persone in un lasso di tempo molto breve: UN MINUTO!

Scrivere 250 parole in un foglio spiegando tutti gli obiettivi e la procedura per raggiungerli, in modo tale che il tutto sia leggibile in un minuto.

Solitamente il capo e il dipendente hanno due visioni del proprio lavoro differenti. Se chiedi al capo cosa fa il suo dipendente otterrai una risposta, se lo chiedi al dipendente stesso ne otterrai tutt'altra!

Per questo è importante rendere tutti consapevoli di quello che si sta davvero facendo.

Considerando inoltre che l’80% dei risultati viene raggiunto con solo il 20% del lavoro, è importante che l'elenco delle procedure per raggiungerli siano davvero efficaci.

Il tutto funziona solo se sono presenti alcuni requisiti:

  • è necessario essere tutti d’accordo sugli obiettivi comuni, vengono identificate una serie di azioni necessarie a raggiungere l’obiettivo,
  • per ogni obiettivo vengono spese al massimo 250 parole che siano leggibili in un minuto,
  • è necessario trovare un minuto al giorno per effettuare una breve analisi del proprio lavoro
  • bisogna avere l’onesta intellettuale di valutare se il proprio comportamento è adatto per raggiungere l’obiettivo oppure no.

2. Le lodi da un minuto del One Minute Manager

Sostenere i propri collaboratori a raggiungere il proprio potenziale fornendo loro dei feedback positivi quando compiono un’azione corretta è ciò su cui si fonda questo principio.

Bisogna far notare ogni piccolo miglioramento e peggioramento mettendo però in risalto gli aspetti positivi, così facendo le persone vengono stimolate a esprimere il loro potenziale ai massimi livelli senza che si sentano sfruttate.

Per svolgerlo nel modo giusto bisogna fargli capire che sono sempre sotto osservazione, fornire le lodi al momento giusto riferite all'azione che ha fatto ottenere quel beneficio.

Bisogna trasmettere gioia negli apprezzamenti e riconoscere quanto il loro lavoro possa giovare a tutta l'azienda, fare un momento di pausa per fargli cogliere la soddisfazione del leader e fargli sentire la fiducia dei superiori, in modo da farlo sentire incoraggiato.

Una stretta di mano una pacca sulla spalla per fornire anche calore umano è poi la ciliegina sulla torta.

3. La sgridata da un minuto del One Minute Manager

Valgono gli stessi principi della lode da un minuto ma al contrario e quando si commette l’errore è fondamentale l’ironia per saper ridere si sé stessi.

La sgridata va fatta al momento del compimento dell’errore dicendo quali sono stati gli errori in maniera più chiara possibile, e cosa se ne pensa in merito dando anche il tempo per metabolizzare il tutto (sempre considerando che per il tutto non bisogna andare oltre il minuto), non fare sentire in colpa la persona ma difenderla fin dove è possibile stando quindi dalla sua parte, facendole presente presente che gli errori vengono commessi da chiunque e quel che si pensa bene di lui ma non della prestazione del momento e che il tutto si chiude li.

L'one minute manager

Il miglior minuto speso è quello investito nelle persone, un minuto è una convenzione simbolica per rendere tangibile la facilità del tutto.

La formazione personale è un fondamentale importante nonostante le aziende spendano ben poco in questa risorsa.

Obiettivi, lodi e sgridate funzionano così bene perché le persone hanno bisogno di feedback, i manager non devono dare nulla per scontato, se sanno esattamente cosa desiderano dai collaboratori devono anche spiegarlo in modo tale che i collaboratori capiscano. 

Effettuando solo valutazioni annuale si crea un rapporto distorto e si perde quello spirito di gruppo che invece consolida i rapporti.

Un manager per avere successo deve essere circondato da collaboratori di efficienti, pertanto può assumere solo collaboratori esperti e svegli, ma questi sono rari e costosi.

In alternativa può assumere diamanti grezzi e dedicare tempo in formazione, oppure circondarsi da persone mediocri e sperare che tutto vada liscio senza intoppi.

Le lodi da un minuto funzionano solo se le persone pensano con la loro testa e riconoscono la sincerità delle lodi.

Il segreto sta nel seguire il collaboratore nel percorso di crescita fino a quando non diventa autonomo.

Troppo spesso si adotta una linea di insegnamento e abbandono: lasciando il nuovo collaboratore abbandonato a sé stesso e pretendendo da lui un lavoro perfetto, per poi sgridarlo se i risultati non rispettano le aspettative.

Se invece il lavoratore conosce alla perfezione le aspettative che ci sono su di lui in caso di strigliata egli sarà propenso a guardare solo l’errore senza sentire l’attacco come personale; questo processo di performance review va effettuato continuamente.

Si possono notare ulteriori miglioramenti personali se oltre alle critiche si fa notare il valore reale della persona senza mettere l’attenzione principale sullo sbaglio commesso.

Lodi e sgridate da un minuto sono delle armi potentissime che permettono di ottenere quello che si vuole ma senza manovrare gli altri, ma al contrario saranno loro a guidarsi in quella direzione conoscendo esattamente i motivi.

Un manager di successo, One Minute Manager, si cura degli altri, li aiuta a lavorare meglio sia nell'interesse personale,  in quello dei collaboratori e in quello aziendale.

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