La paura del fallimento.

di | 8 Agosto 2018

Ed eccoci alla pillola finale di questa “serie” tratta dal libro “Massimo Rendimento” di Brian Tracy, in cui analizza il motivo per cui le persone non si pongono obiettivi e non realizzano i loro sogni.

Hanno paura del fallimento.

Non lo ripeterò mai abbastanza: la paura di fallire è, in assoluto, il più grande ostacolo al raggiungimento del successo nella vita adulta.

È ciò che vi incatena alla vostra zona di comfort. È ciò che col passare degli anni vi fa abbassare la testa e vi fa agire nella massima prudenza.

La paura del fallimento si manifesta nell’atteggiamento del “
non ci riesco, non ci riesco, non ci riesco“.

Si apprende nella prima infanzia come conseguenza delle critiche distruttive e punitive inflitte dei genitori per ciò che disapprovano.

Una volta trincerato nella vostra mente subconscia, questo timore è responsabile di paralizzare la speranza e uccidere l’ambizione più di qualsiasi emozione negativa nota all’esperienza umana.

La principale ragione alla base del timore del fallimento sta nel fatto che la maggior parte delle persone non ne comprende il ruolo ricoperto nel raggiungimento del successo.

La regola è la seguente: è impossibile avere successo senza fallire.

Il fallimento è un prerequisito del successo.

I maggiori successi nella storia umana sono stati anche i peggiori fallimenti.

[…]

Il successo è un gioco di numeri.

Esiste una relazione diretta tra il numero di cose che cercate di fare e la possibilità che effettivamente riusciate a farle.

Anche se foste il peggior giocatore di baseball al mondo, se cercaste con tutto il cuore di colpire ogni palla che vi arrivasse, alla fine ci riuscireste, e se continuaste a provarci, alla fine fareste un fuoricampo.

La cosa importante sarebbe che ci provaste con tutte le vostre forze continuando a far oscillare la mazza, senza preoccuparvi se qualche volta tirate fuori.

Thomas Edison fu l’inventore più brillante dell’età moderna.

Ottenne brevetti per 1093 invenzioni, 1052 delle quali furono industrializzate quando era ancora in vita.

Ma come inventore, rappresentò anche il “più grande fallimento” della sua epoca.

Fallì più volte, in un sacco di esperimenti, nel tentativo di sviluppare più prodotti, rispetto a ogni altro scienziato o uomo d’affari vivente.

Gli ci vollero oltre 11.000 esperimenti prima di scoprire finalmente il filamento impregnato di carbonio che portò alla produzione della prima lampadina elettrica.

C’è una storia su Edison; dice che, dopo che ebbe condotto più di 5000 esperimenti, un giovane giornalista andò da lui e gli chiese perché si accanisse a continuare dopo aver fallito oltre 5mila volte. Si dice che Edison gli abbia risposto: “Giovanotto, lei non capisce come va il mondo. Io non ho affatto fallito. Ho identificato 5mila modi che non funzionano. Questo mi rende 5mila modi più vicino a quello che funzionerà.”

Napoleon Hill disse: “All’interno di ogni avversità è racchiuso il seme di un pari o maggiore vantaggio o opportunità”.

Il modo di affrontare il fallimento temporaneo è cercare in ogni sconfitta la lezione preziosa che contiene.

Affrontate ogni difficoltà come se vi fosse stata mandata in quel momento e in quel modo per insegnarvi qualcosa che vi occorre sapere per poter proseguire nel vostro cammino.

Diventate un “paranoico inverso”: dite a voi stessi che tutto ciò che vi accade vi sta portando verso il raggiungimento dei vostri obiettivi, anche quando i fallimenti temporanei sembrano allontanarvene.

Continuate a cercare il lato positivo.

I grandi successi sono quasi sempre preceduti da grandi fallimenti.

Sono le lezioni apprese dai fallimenti a rendere possibile il successo finale.

Decidete in anticipo di prendere ogni sconfitta come uno stimolo a sforzarvi di più, in particolare negli affari e nella vendita, sapendo che ogni esperienza vi avvicina sempre di più al successo finale.

Considerate la sconfitta temporanea come un segnale che dica: “FERMO, vai da questa parte invece”.

Una delle qualità dei leader è che non usano mai parole come fallimento o sconfitta.

Piuttosto, parlano di “esperienze in cui hanno imparato qualcosa di utile” o di “intoppi temporanei”.

Il grande allenatore di football Vince Lombardi aveva lo spirito giusto.

Dopo una partita in cui i Green Bay Packers avevano perso, uno dei giornalisti chiede a Lombardi come si sentisse per la sconfitta.

Egli rispose: “Non abbiamo perso, è solo che non abbiamo avuto abbastanza tempo”.

Potete imparare a vincere la paura del fallimento essendo assolutamente chiari rispetto ai vostri obiettivi e accettando le sconfitte e gli ostacoli temporanei come prezzo inevitabile da pagare per raggiungere qualsiasi successo nella vita.

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Cos’altro aggiungere? È un argomento che avevo già trattato, ma Brian va molto più in profondità!

Riporta anche l’esempio di Thomas Edison di cui avevo già scritto, proprio per parlare di questo concetto.

Con questo chiudo questa “serie” di pillole in cui ho copiato per intero parte del libro, che ritengo interessantissimo e non capisco perché sia così introvabile.

Mah, i misteri dell’editoria 😐

Ti consiglio di rileggere queste ultime cinque pillole e di farti un’esame di coscienza, trovare il tuo freno, distruggerlo, e di iniziare a correre verso i tuoi sogni senza paura!

A domani

P.s. Avevo intenzione di scrivere un paio di pillole su questo libro, o meglio, su questa parte di libro (tutto quello che ho copiato sono appena tre pagine scarse, è un libro molto fitto), ma l’argomento era così interessante che mi dispiaceva lasciarlo a metà!