Hai visto il film “The Founder”?

di | 10 Novembre 2017
The Founder

Recentemente ho visto il film The Founder, che racconta la storia di Ray Kroc, il creatore della catena di fast food più famosa del mondo.

Cercherò di evitare di raccontarti i dettagli del film, non voglio rovinarti la visione, ma ti racconterò che cosa mi ha davvero colpito.

1. Non è mai troppo tardi (ed avere successo al primo colpo è cosa più unica che rara)

Ray, a 50 anni passati è ancora alla ricerca dell’occasione che gli cambierà la vita. Dopo una vita piena di fallimenti, durante la quale si è lanciato in business più o meno assurdi, riesce finalmente a trovare l’affare che gli cambierà la vita.

Non pensare mai che sia troppo tardi, non lo è! Lo sapevi che il Colonnello Sanders, il fondatore di KFC, ha iniziato a 65 anni? Si accorse che la sua pensione era troppo bassa e invece di lamentarsi, si è messo in gioco costruendo un impero. A 65 anni!


2. Preparati alle sfide (e sii molto determinato)

Per tutto il film, 
Michael Keaton, che interpreta il signor Kroc, si trova ad affrontare un problema dopo l’altro, problemi a prima vista insormontabili.

Non puoi immaginarti quanti imprevisti gli si presentino davanti e con quale frequenza. In molti si sarebbero arresi!

Visita decine di banche per trovarne una disposta a credere nel suo piano, e non trovandola si assume il rischio di ipotecare la sua casa (senza dire nulla alla moglie).

Gli azionisti gestiscono il locale letteralmente “come gli pare” senza seguire le linee guida e gli standard che erano stati applicati.

La banca inizia a pressarlo perché deve rientrare del prestito.

I primi punti vendita creano una serie di problemi incredibili, non te li racconto, ma ti assicuro che sono ben più di quelli che puoi immaginare. 
 

La sua tenacia è incommensurabile.

Nonostante tutto non si arrende MAI, lotta con le unghie e con i denti per trovare sempre una soluzione.


3. Pensa in grande
Il suo sogno era di avere un punto vendita in ogni paese degli Stati Uniti, da costa a costa. Veniva preso per pazzo.

Mentre il mondo si concentrava su come aprire un ristorante, lui si focalizzava su come creare un impero.

La storia dei ristoranti McDonald’s la sappiamo tutti, non ha conquistato solo l’America, ma tutto il mondo!


4. Non arrenderti 
Come ti ho già accennato nel primo punto, Ray Kroc nella sua vita ha collezionato una serie incredibile di fallimenti.

Nonostante questo non si è mai arreso, ha sempre cercato il “colpo grosso”.


E questo è un elemento comune che contraddistingue tutti gli uomini di successo. Nonostante i fallimenti, che non sono altro che progetti andati diversamente dai loro piani, hanno continuato a perseverare!

5. Un buon prodotto da solo non è sufficiente

I fratelli McDonald, Mac e Dick, gli inventori di questo fast food, avevano creato una “catena di montaggio” per risolvere un problema comune che si affrontava in tutti i ristoranti o fast food vecchio stampo.

Dai tempi di attesa lunghissimi, agli errori negli ordini, al problema dei piatti e delle posate, all’ottimizzazione generale di personale, spazi e costi.

Il loro locale lavora bene, erano “schiavi del proprio lavoro”, anche se amavano lavorare nel locale che avevano creato.

E’ una scelta di vita, molti preferiscono una vita serena e tranquilla senza troppi problemi
.

Altre persone invece, come Ray Kroc, sono ambiziose per natura.

Senza di lui infatti, il McDonald non sarebbe quello che è oggi. Un buon prodotto non è abbastanza, bisogna essere in grado di venderlo.

Ray Kroc ha trasformato un semplice ristorante, nella catena di fast food più grande del mondo.

6. Non essere un figlio di puttana
Nella parte finale, c’è la scena che mi ha colpito di più tutto il film, ti giuro che mi ha lasciato quasi scioccato.
Non voglio rivelartela per non rovinarti la visione, quindi te lo scriverò nel PS. Se non vuoi rovinarti la sorpresa e gustarti il film non leggerlo!

A domani

Ps. Per sicurezza che tu non lo legga per sbaglio, metto un po’ di spazi.






Eccomi qua, a raccontarti la scena che mi ha lasciato a dir poco con l’amaro in bocca.
Il momento in cui una persona, che in parte aveva guadagnato la mia stima, nonostante alcune azioni che mi avevano lasciato molto perplesso, l’ha persa definitamente quasi facendomelo odiare.

Ray Kroc, dopo aver costruito l’impero usando il marchio dei fratelli McDonald, continuando a “disobbedire” agli ordini dei fratelli per far crescere il progetto, forte del potere economico raggiunto li ricatta, costringendoli a cedergli il loro marchio.

Davanti agli avvocati, Ray Kroc firma due assegni da un milione di dollari per ognuno dei due fratelli, come da accordi precedentemente, ma gli nega la richiesta dell’1% della quota, dicendo di non poterla mettere sul contratto a causa degli investitori.

Guarda i fratelli negli occhi dicendo: “non posso scriverlo sul contratto, ma vi do la mia parola che avrete il vostro 1%. come da accordi.”

I fratelli ormai costretti e stremati da questa lunga lotta accettano e si stringono la mano a siglare l’accordo.

Ray Kroc non darà loro un singolo centesimo della percentuale promessa, anzi, costringe il fast food dei fratelli a non usare il marchio McDonald facendogli cambiare nome, e costruisce un nuovo McDonald proprio di fronte a loro, che falliscono dopo neanche un mese.

Quell’1% di quota promessa sarebbe valsa col tempo qualcosa tipo, se non ricordo male, 1,5 MILIARDI di dollari.

Per me che considero “la parola” come una firma su un contratto, la stretta di mano con promessa poi non mantenuta mi ha veramente lasciato di sasso. Io non sarei riuscito più a guardarmi allo specchio!

E tu cosa ne pensi?

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