Nell’ambito imprenditoriale, l’amore per il proprio prodotto può trasformarsi in un pericolo se ci impedisce di vedere ciò che conta davvero: la percezione del cliente. In questo articolo, esploreremo come l’ossessione eccessiva per il proprio prodotto può influenzare negativamente la nostra capacità di ascolto e l’efficacia della nostra comunicazione, proponendo soluzioni strategiche per evitare queste trappole comuni.
Su cosa si basa l’amore per il proprio prodotto?
Quando un imprenditore è innamorato del prodotto che ha creato, tende a pensare che il mondo lo veda con i suoi stessi occhi. Si convince che il suo prodotto sia la scelta migliore, che la sua qualità sia superiore e che sia più affidabile della concorrenza. Tuttavia, questa certezza esiste solo nella testa dell’imprenditore.
Il rischio di perdere di vista il cliente
Troppo spesso gli imprenditori sono talmente coinvolti nel proprio prodotto o servizio che perdono di vista il punto di vista del cliente. Quando inizia la comunicazione, non si parla più al cliente, ma a se stessi. Si parte dal presupposto che il cliente ragioni esattamente come l’imprenditore e che abbia le stesse informazioni e conoscenze. Questo può trasformarsi in una comunicazione inefficace e in una spesa inutile.
Il cliente compra ciò che risolve un problema
Il marketing deve essere in grado di risolvere un problema per il cliente. Se non si riesce a entrare nella testa del cliente, lui non comprerà mai il prodotto. Il cliente deve capire che il prodotto è la soluzione adatta a lui, non all’imprenditore.
La necessità di ragionare con la testa del cliente
È fondamentale iniziare a ragionare con la testa del cliente. Partite dal presupposto che i vostri potenziali clienti non sanno nulla di voi, non hanno idea dei vantaggi e dei benefici del vostro prodotto o servizio. La vostra sfida non è tanto sulla qualità del prodotto, ma su come lo raccontate, come lo spiegate: è una battaglia di percezione.
La sordità ai feedback: un pericolo da evitare
Un’altra caratteristica degli imprenditori ossessionati dal loro prodotto è che diventano sordi ai feedback. Qualsiasi feedback negativo viene preso sul personale e ogni suggerimento che proviene dal mercato viene ignorato, perché si presume che i clienti non abbiano capito. Ma se non andiamo incontro ai clienti, non saranno i clienti a venire incontro a noi.