Pillole di business

Il paradosso dell’imprenditore: tra libertà e prigionia

In questo articolo esploriamo il paradosso dell’imprenditore, intrappolato nella sua stessa creazione: l’azienda. È arrivato il momento di imparare a staccare e a creare processi che permettano all’impresa di vivere anche senza il suo creatore.
YouTube video player

Il dilemma dell’imprenditore: libertà o prigione?

Quando è stata l’ultima volta che hai potuto staccare davvero? Non mi riferisco solo al fine settimana, ma a un vero e proprio distacco – senza chiamate, senza pensieri che ti tormentano, senza la preoccupazione costante di cosa potrebbe andare storto. Se non riesci a ricordare, allora abbiamo un problema.

Non hai costruito un’impresa, ma una prigione di lusso. Il paradosso atroce è che hai iniziato per essere libero e ora sei più legato di quando eri dipendente. E la cosa peggiore? Lo chiami “sacrificio necessario”, un termine che molti liberi professionisti utilizzano. Ma non si tratta di sacrificio, è cattiva progettazione. Un’impresa sana deve vivere anche senza il suo creatore, almeno per un po’.

Il costo dell’assenza di processi chiari

Il problema è che senza processi chiari ogni assenza crea ansia a te e alla squadra. La vacanza diventa in realtà un lavoro da remoto, mascherato. E ogni momento di riposo è avvelenato da sensi di colpa, perché sai che dovresti fare qualcosa. Sai cosa succede se la mente non si riposa mai? Che lentamente si spegne inesorabilmente. Prima perdi la creatività, poi la lucidità, poi la voglia, e alla fine ti ritrovi ad odiare quella creatura che doveva renderti libero: la tua azienda.

E non è romantico, non è eroico, è solo stupido, perché un imprenditore esaurito non serve a nessuno, né all’azienda, né alla famiglia, né a se stesso. Al contrario, oggi la società ha bisogno di imprenditori che portino valore, che creino posti di lavoro.

La necessità di creare processi

Quindi la domanda che ti faccio, visto che stiamo parlando di processi, non è se puoi permetterti di creare processi. La domanda è: puoi permetterti di non farlo? Puoi continuare così ancora a lungo? Se la risposta è no, prenota un check up strategico e vedrai che salteranno fuori un sacco di cose. Durante le consulenze, quando mi imbatto in queste situazioni, faccio una domanda di questo tipo: “Che cosa succederebbe se domani tu partissi per due settimane in vacanza dove nessuno ti può raggiungere in un paese remoto?” Le risposte sono terrificanti, ma allo stesso tempo illuminanti. Illuminano la situazione terribile in cui si trova l’azienda, evidenziando quanto essa dipenda morbosamente dal suo creatore.

Il cammino verso il cambiamento

A quel punto, una volta realizzato ciò, si può iniziare a lavorare, a creare i primi sistemi, a costruire una struttura che respira anche senza di te. Non per abbandonarla, ma per far sì che cresca, che tu ti possa concentrare sulle cose importanti, senza esserne schiavo. Quindi, prenditi il tempo che serve e inizia a ragionarci, perché altrimenti la situazione non cambierà.

Exit mobile version